Tavola manifesto
Tavola Inquadramento territoriale 1:5000
Tavola con pianta parcheggio/porticiolo livello +3.30m
scala 1:500
Tavola con pianta parcheggio/stazione/piazzale inclinato e livello +6.60m
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Tavola con pianta 2° piano residenze livello +13.20m
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facciamo a meno delle parole: i “Libri illeggibili” di Munari
“…il libro come oggetto, indipendentemente dalle parole stampate, può comunicare qualcosa?”
Bruno Munari, ("Da cosa nasce cosa. Appunti per una metodologia progettuale")
Partendo dalla definizione di "libro" del vocabolario - "un insieme di fogli delle stesse dimensioni, stampati o manoscritti, cuciti insieme secondo un certo ordine e racchiusi da una copertina, per lo più rigida" (Dizionario Garzanti della lingua italiana, Aldo Garzanti Editore, 1979) - e sfogliando uno dei libri "illeggibili" di Bruno Munari, risulta subito evidente che questo geniale artista e designer li ha ideati utilizzando quello che lui stesso chiama l´uso dei contrari.
Il libro "illeggibile" che abbiamo tra le mani è stato pubblicato nel 1991, è di formato quadrato con i lati che misurano dieci centimetri. Le uniche scritte compaiono sulla copertina grigio chiaro: "Libro illeggibile MN 1 di Bruno Munari Edito da Maurizio Corraini - Mantova". Le 32 pagine sono colorate - arancio, giallo, verde, azzurro - di dimensioni differenti e sembrano legate in modo del tutto casuale da una sottile cordicella.
Qualche notizia compare sulla bustina bianca che lo contiene: "Questo libro è stato progettato da Bruno Munari per la Galleria d´Arte Contemporanea "Maurizio Corraini" di Mantova. Fa parte di un gruppo di libri definiti "illeggibili" perché non hanno parole da leggere, ma hanno una storia visiva che si può capire seguendo il filo del discorso visivo".
I libri illeggibili sono stati creati da Munari nel 1949 e da allora sono comparsi in varie mostre in tutto il mondo. Nel catalogo delle Edizioni Corraini, che hanno realizzato e pubblicato molte idee di Munari, figurano naturalmente anche i libri "illeggibili". "La più elementare manifestazione della fantasia - scriveva Munari - nasce, forse, dal capovolgimento di una situazione, dall´uso dei contrari, degli opposti, dei complementari: lui dice verde? io dico rosso. Una antica stampa popolare, molto nota, intitolata Il mondo alla rovescia mostra un cavallo che cavalca un uomo, un paesaggio sopra alle nuvole, alcune pecore che fanno da guardiani a un gregge di uomini, e altre amenità. I bambini ridono se noi gli diciamo che lo zucchero è amaro e si divertono molto se gli raccontiamo una storia di una tartaruga che corre come un lampo" (da Fantasia , Laterza, 1977).
Munari, designer, artista creativo ed eclettico lancia una sfida: dal 1949 inizia a sperimentare nuove forme di linguaggio visivo e nuovi materiali editoriali creando i “libri illeggibili”, una collana che può essere “letta” dai bambini e nella quale rilegatura, inchiostro e testi non contano nulla. Il libro diventa un oggetto che racconta storie senza l’utilizzo della parole.
Non vi è ordine, non ci sono margini e tanto meno numeri di pagine. Forme, colori e tagli sono i paesaggi di questa narrazione che non ha né inizio né fine; si può andare avanti e indietro; si possono “leggere” capovolti o da metà. Colori allegri, tristi e drammatici; forme taglienti o morbide, fori che saltellano da una pagina all’altra sono i protagonisti senza tempo e senza nome che ci accompagnano lungo un racconto sensoriale. Citando l’artista stesso, «è un libro di comunicazione plurisensoriale, oltre che visiva. Fu così che nacquero i "libri illeggibili", così chiamati perchè non c'è niente da leggere ma molto da conoscere attraverso i sensi» (B. Munari, Libri senza parole, in R. Pittarello, Per fare un libro, Milano, edizioni Sonda, 1993)
http://blog.albumepoca.com/facciamo-a-meno-delle-parole-i-libri-illeggibili-di-munari/